collana I Diamanti – ISBN 978-80-88478-48-5 – € 13 – Dicembre 2024
Il piccolo Partigiano. La Napoli liberata dello scugnizzo furioso
di Gerardo Magliacano – prefazione di Massimo Congiu
collana Le Matite – ISBN 978-80-88478-51-5 – € 12 – Febbraio 2025
Nel 2023 la professoressa Gaetana Improta, alias inFuria, dopo anni d’esilio nelle Langhe, ottiene l’agognato trasferimento a Napoli, sua amata città d’origine. Trascorse le prime settimane di servizio all’I.C. «Quattro Giornate», decide di confidare ai suoi alunni un suo segreto. Era il 29 settembre del 2008 quando, sul ponte della Sanità – dedicato alla giovane partigiana Maddalena «Lenuccia» Cerasuolo – una voce venuta dal passato le chiedeva: «Pe’ favore, signo’, m’ scrivite ’na poesia?». Era Gennaro Capuozzo, lo scugnizzo eroe, il piccolo Partigiano. Ha inizio così un avvincente viaggio narrativo nel cuore delle Quattro Giornate di Napoli, principio di un percorso che avrebbe condotto il popolo italiano alla Liberazione dalla brutale tirannia nazifascista. La professoressa – guidata da Gennarino – accompagnerà i suoi allievi in una delle più gloriose pagine della nostra storia: un racconto autentico, per tenere vivo e attivo lo spirito della lotta partigiana. L’opera è liberamente ispirata a Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry.
Trama oscura. La morte del partigiano Novelli nella Milano del dopoguerra
di Alberto Schiavi – prefazione di Marco Giani
collana Le Rocce – ISBN 978-80-88478-52-2 – € 14 – Febbraio 2025
Da un tragico fatto di sangue – avvenuto a Milano l’11 agosto 1945 e nel quale morirono un partigiano e due carabinieri – si dipana, tra sorprendenti scoperte, un intreccio intrigante e misterioso che, da un lato ci cala in pieno nel clima di «transizione» del dopoguerra, dall’altro pare anticiparci la memoria di certe successive e oscure trame, con le loro vittime e le verità negate. Uno dei protagonisti di questa storia è il comandante partigiano «Visone», Giovanni Pesce.
Si tratta di una delle tante vicende del dopo-Liberazione ancora oggi inopinatamente riprese da ricostruzioni falsamente retoriche e palesemente (oltre che volutamente) antistoriche.